Fondo Piero ed Elena Dini

Ultima modifica 4 marzo 2024

Il Fondo Piero ed Elena Dini è stato donato nel 2018 alla Biblioteca Comunale di Montecatini Terme "Leandro Magnani" dai figli dei coniugi Dini pochi mesi prima della morte del padre, Piero Dini, reale artefice della raccolta. Il fondo, costituito da 1936 pubblicazioni, si presenta interamente in forma di esemplari a stampa e la quasi totalità è costituita da monografie con rare eccezioni di alcuni fascicoli di riviste.

Tra i massimi esperti, anche in ambito internazionale, di pittura italiana dell’Ottocento, in particolar modo dei Macchiaioli, Piero Dini impronta la sua biblioteca a strumento di studio e ricerca storico-artistica, nonché a rappresentazione di un’altra importante passione: la musica.

Dei volumi a carattere artistico i temi, infatti, sono principalmente legati all’arte italiana del XIX Secolo con una attenzione specifica all’esperienza degli esponenti della macchia, focus dell’attività di studio e ricerca di Piero Dini. Fanno parte infatti del Fondo anche le sue pubblicazioni, consentendo quindi di mettere a disposizione quella che è la bibliografia essenziale dello studioso; al suo interno, tra gli altri, il catalogo ragionato di Giovani Boldini e l’opera completa di Giuseppe Abbati. Di grande rilievo è anche il repertorio di artisti compilato da Thieme e Becker, mentre per la musica e i musicisti sono presenti The new Grove Dictionary e il Dizionario Enciclopedico Universale della Musica e dei Musicisti diretto da Alberto Basso.

L’inventariazione del Fondo è avvenuta a cura della biblioteca in un’unica fase subito dopo la donazione, seguita dalla catalogazione all’interno del catalogo informatizzato. Sono intervenute poi le inventariazioni e la catalogazione, nelle stesse modalità, dei due gruppi di volumi donati successivamente. In occasione del riordino della raccolta, reso necessario per una consultazione più agevole, è stato rilevato lo stato di conservazione dell’intero fondo e unitamente si sono operati interventi di contenimento.Infine, nelle stesse operazioni, si è inclusa la rilevazione della presenza di note manoscritte e ex libris, preziosa base di partenza per ulteriori valorizzazioni del fondo.

È stato redatto inoltre, sempre dalla biblioteca comunale, un catalogo topografico a stampa non edito, ordinato per collocazione a scaffale, completo, oltre dell’indicazione topografica e della collocazione, anche di inventario, autore, titolo e descrizione ISBD (International Standard Bibliographic Description). Detto catalogo è presente in biblioteca e consultabile liberamente dagli utenti.

Il patrimonio documentario è reso disponibile alla consultazione presso i locali della biblioteca, ma non è ammesso al prestito. Tutti i documenti del fondo sono reperibili nell’OPAC della Rete Documentale della Provincia di Pistoia.


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