Fondo musicale Venturi
Ultima modifica 4 marzo 2024
Il Fondo Venturi conservato preso la Biblioteca Comunale "Leandro Magnani" di Montecatini Terme rappresenta un singolare quanto interessante esempio di collezionismo e di pratica musicale toscana.
Il Fondo nasce dalla collezione privata della famiglia nobile toscana Sermolli, che acquistò manoscritti musicali fin dal Settecento. Nel 1933, Antonio Venturi (1905-1981), insegnante del Liceo di Montecatini Terme, musicista e collezionista, convinse Alessandro Pichi-Sermolli, in procinto di vendere i propri beni, ad affidargli la gestione delle carte musicali. Venturi unì i manoscritti dei Sermolli con la sua personale collezione di carte, acquistate presso straccivendoli, provenienti dall'Accademia dei Distinti, attiva a Pistoia e Gavinana (San Marcello Pistoiese).
Per cinquant'anni il Maestro Venturi è stato l'unico conservatore dell'intera collezione, a cui ha aggiunto, col tempo, molto altro materiale. Consapevole che i manoscritti musicali rappresentavano la componente più preziosa della sua raccolta, nel 1958 ne permise una inventariazione, operata dal musicologo e flautista svizzero Raymond Meylan, suo collega d'orchestra nelle stagioni estive del Teatro del Giglio di Lucca. Alla morte di Venturi, avvenuta nel 1981, la Biblioteca Comunale di Montecatini ha acquisito l’intero fondo dalla figlia.
I 399 manoscritti musicali, provenienti da Buggiano, Pistoia e Firenze, in gran parte databili alla seconda metà del Settecento, contengono opere di alcuni compositori di fama internazionale (Domenico Cimarosa, Giovanni Paisiello, Pasquale Anfossi, Giuseppe Sarti, Florian Gassmann, Giovanni Francesco Giuliani), e di molti musicisti locali (tra i quali Alessandro Felici, figlio di Bartolomeo Felici, Giuseppe Aloisi, Cristiano Giuseppe Lidarti, Vincenzo Panerai, Charles-Antoine Campion), di cui rappresentano spesso gli unici esemplari a noi pervenuti. Vi si conservano anche opere teoriche, come il Musico prattico di Giovanni Maria Bononcini, L'armonico pratico al cembalo di Francesco Gasparini, e le tre note, intitolate Combinazioni di registrature, Regole generali e Regole generali per la Messa, anonime, conservate dal nobile Pietro Sermolli da Buggiano sulla giusta registrazione dell'organo durante l'esecuzione degli otto toni ecclesiastici della messa latina; questi esemplari rappresentano una delle pochissime documentazioni dirette sulla prassi esecutiva organistica del Settecento.
Data l'uniformità del materiale in esso conservato (tutti manoscritti della seconda metà del Settecento provenienti dall'area pistoiese), il Fondo è una fonte essenziale per la ricostruzione della produzione e circolazione della cultura musicale del XVIII secolo.
La raccolta di spartiti è stata catalogata e restaurata nel 2015, grazie anche al prezioso contributo della Regione Toscana, ed è oggi presente nell’Opac della Rete Documentaria della Provincia di Pistoia ed in SBN.
Nel mese di Maggio 2016 è stata allestita nella Biblioteca Comunale di Montecatini Terme una mostra dedicata al Fondo Musicale Venturi restaurato e catalogato. La mostra, curata dalla Sezione Montecatini Terme Monsummano Terme dell’Istituto Storico Lucchese in collaborazione con la Biblioteca Comunale, ha restituito la giusta visibilità al prezioso fondo.
Dal mese di Settembre 2017, la valorizzazione e la divulgazione del Fondo Musicale Venturi ha trovato ulteriore impulso grazie alla realizzazione di una mostra virtuale permanente del Fondo Musicale, costruita sulla piattaforma Movio, nata da una collaborazione tra il CeDoMus (Centro Documentazione Musicale della Toscana) e la Sezione di Montecatini -Monsummano dell’Istituto Storico lucchese, visitabile accedendo al sito Notedicarta.altervista.org.
Il Fondo Musicale Venturi, fiore all’occhiello della Biblioteca “Leandro Magnani” del Comune di Montecatini Terme, è così realmente fruibile dalla cittadinanza e dagli studiosi di tutto il mondo.